L’ultimo caso di molestie sessuali a danno di una minorenne risale a pochi giorni fa. La ragazza, quotidianamente in attesa dell’autobus alla medesima ora, è stata più volte avvicinata e palpeggiata da un uomo di circa cinquant’anni.
L’uomo, ritenendo la ragazza incapace di difendersi a causa della sua giovane età, pensava di non correre rischi; la madre della ragazza si è invece resa conto che la figlia aveva qualcosa che la turbava ed è riuscita farla parlare. La madre, capita la gravità della situazione si è subito recata alla Polizia Giudiziaria della Municipale, denunciando i fatti accaduti. Dopo numerosi appostamenti da parte degli agenti e attraverso la registrazione delle telecamera di videosorveglianza, la Polizia Municipale è riuscita a ricostruire la vicenda e ad individuare e arrestare l’uomo con l’accusa di molestie sessuali reiterate ai danni di minore.
Questo caso di cronaca ci fa ben comprendere come sia importante parlare con qualcuno qualora ci si trovi in situazioni simili. La realtà è invece contraria, poiché spesso le vittime preferiscono rimanere in silenzio e non denunciare per paura, per vergona o perché è forte in loro la convinzione di non essere. Progetti e campagne di sensibilizzazione sono utili per aiutare le donne ad aprirsi e a confrontarsi, al fine di essere aiutate; è importante però sensibilizzare anche la società, al fine di superare gli stereotipi di genere ancora presenti. La violenza di genere non si può però combattere solo con le leggi e le campagne di sensibilizzazione; è importante garantire risposte concrete alle donne che denunciano la violenza e offrendo loro opportunità di riscatto economico e sociale; è quindi necessario cambiare i comportamenti delle persone e aiutare le donne ad abbattere le barriere socio-culturali che sono all’origine della violenza.