Ancora oggi, molte sentenze dei Tribunali italiani, descrivono le feroci azioni compiute da uomini verso donne appartenenti alle loro vite, con il termine “raptus”.
Con quest’ultimo, come riporta l’Enciclopedia “Treccani”, si intende un “impulso improvviso e incontrollato che, conseguentemente ad un grave stato di tensione, spinge a comportamenti parossistici, per lo più violenti; un esempio può essere: l’aggressione, il suicidio o atti distruttivi in generale”. Molti di questi delitti o gesti violenti commessi nei confronti delle donne sono, spesso, tutt’altro che attimi di follia, ma sono azioni studiate e organizzate nel tempo.
Proprio per questo, quotidianamente, possiamo rintracciare notizie riguardanti queste tematiche, sia sui giornali che in ogni televisione o programma informativo; le statistiche infatti riportano numeri spaventosi: ogni tre giorni una donna perde la vita per mano di un uomo, motivo per cui è stato introdotto, nel mondo giuridico, il termine “femminicidio”.
Serena Dandini, famosa conduttrice televisiva e scrittrice, ha trattato il tema della violenza di genere durante un intervento all’interno della trasmissione “Lessico Amoroso” dello psicanalista e scrittore Massimo Recalcati, introducendo una riflessione interessante sul ruolo che deve avere la scuola all’interno della società nell’istruire i giovani al controllo delle emozioni e dei sentimenti. Viene dunque promossa e proposta una nuova disciplina scolastica chiamata “Educazione sentimentale”, con lo scopo di superare ed andare oltre gli stereotipi di genere, promuovendo una formula alternativa di relazioni sociali.
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Come operatrici del progetto FAIR PLAY, della Cooperativa sociale Paim, riteniamo che sia necessario continuare la sensibilizzazione nelle scuole con l’obiettivo di rendere consapevoli i ragazzi e abituarli alle diversità cosicché, accettandole, possano imparare a convivere pacificamente e a relazionarsi in modo positivo, senza dover ricorrere a relazioni basate sulla prevaricazione, sia questa di un bullo verso una vittima, o di un sesso verso l’altro.