Molti di noi possono pensare che il bullismo o il cyberbullismo siano fenomeni sociali che riguardano solamente i giovani o le persone comuni. E invece no, sempre più star del cinema o cantanti famosi si stanno occupando di sensibilizzare le persone sull’argomento e molti di loro, durante interviste o sui social, raccontano le proprie esperienze con bulli o cyberbulli, sia avvenute in gioventù che ai nostri tempi.
Da Lady Gaga, Eminem a Johnny Depp, fino ad arrivare all’ultimo caso denunciato sui social, dal famoso attore americano, conosciuto per i suoi svariati film comici, Jonah Hill, attaccato e giudicato davanti a tutto il mondo della rete, a causa della sua fisicità (non considerata dai cyberbulli adatta ad un divo di Hollywood). Malgrado egli abbia subito offese pesanti, non si è abbassato alle provocazioni, ma anzi è riuscito a rispondere ai cyberbulli, dando un esempio positivo a tutti.
Hill ha infatti risposto così: “Mi sembra che tu stia provando molta sofferenza. Deve essere un vero schifo. Contattami pure, se avessi bisogno di qualcuno con cui parlare. La rabbia è solo un tipo di tristezza trattenuta troppo a lungo. Sono qui per te, amico.”
Queste testimonianze sono necessarie per ricordare ad ogni cittadino, adulto o meno, che questi fenomeni sociali devono essere considerati nella loro totalità, in modo trasversale, perché tutti, persone famose e non, possiamo rischiare di venire a contatto con persone disposte ad attaccarci.
Come ricorda però Jonah Hill, la soluzione non è etichettare il bullo come tale, ma anzi rendersi conto che a sua volta anch’esso è una vittima: infatti, la maggior parte ha vissuto esperienze familiari o sociali in generale a rischio; possono risultare esclusi dagli ambienti dove invece vorrebbero essere inclusi. Tutto il malessere che viene vissuto, viene quindi riversato nelle azioni quotidiane, coinvolgendo persone innocenti.
Cosa possiamo fare per ridurre questi fenomeni, ormai oggettivamente presenti nella nostra società?
La prevenzione nelle scuole è sicuramente la risposta a questo quesito. Ogni istituto scolastico, di ogni ordine e grado, dovrebbe promuovere progetti e attività nelle aule e con gli studenti, così da creare forme alternative di socializzazione tra i giovani e riducendo il rischio di esposizione a tali fenomeni.