A Pisa, a Palazzo Blu, è stato presentato lo studio “Pianeta Adolescenza”, realizzato intervistando un campione di 800 adolescenti, 400 a livello nazionale e 400 a livello toscano.
Lo studio nasce grazie alla sinergia tra la Fondazione Charlie Onlus, l'Istituto Piepoli e la Fondazione Pisa, con l'obiettivo di scoprire quali siano le speranze e le paure degli adolescenti, come essi si rapportino con il futuro, la politica, le sostanze stupefacenti, la famiglia, l’istruzione, il lavoro, e per scoprire come hanno vissuto il periodo della quarantena e la pandemia.
Anche se il sentimento prevalente emerso dalle interviste sia quello della fiducia e della speranza, la maggioranza degli adolescenti associa le proprie giornate a termini come “noia” e non mancano elementi di manifestazione del disagio. I dati dimostrano, infatti, che circa 3 adolescenti su 10 hanno pensato almeno una volta al suicidio (marcatamente di più le ragazze) e circa il 15% è attratto dalle sostanze stupefacenti. A circa un terzo delle ragazze e un quinto dei ragazzi è poi capitato di subire atti di bullismo. Tutti questi fenomeni si sono, purtroppo, amplificati ed estremizzati a causa del Covid-19.
Gli adolescenti e le adolescenti della Generazione Z sono una popolazione di giovani brillanti, con idee, opinioni ed ambizioni ben precise, ma questo non basta per renderli forti verso le avversità della vita. Molti fenomeni sociali li colpiscono e li espongono a pericoli veri, a cui non è detto che sappiano rispondere. La prevenzione e la sensibilizzazione fungono da perno per la costruzione sana delle identità dei futuri adulti del nostro Paese.