Negli ultimi decenni le tecnologie, come i computer e gli smartphone, hanno concesso agli individui di velocizzare e semplificare le proprie azioni e di conseguenza di adattare a queste la propria quotidianità.

In un periodo storico difficoltoso come quello che stiamo attraversando a livello mondiale a causa del COVID-19, ancora di più le tecnologie svolgono un ruolo predominante per mantenere in contatto le persone e dunque ridurre le situazioni a rischio, come problemi di solitudine o depressione. Ma non solo, anche l'istruzione si è riadattata alla situazione di emergenza che stiamo vivendo, così da impedire che gli studenti non subissero le conseguenze di tale problematica. Questo a dimostrare che le tecnologie servono moltissimo ma devono essere utilizzate al meglio, quindi senza compulsività poiché sennò posso creare problematiche sociali differenti tra cui: aggressività, mancanza di sonno e mancata percezione dei bisogni essenziali.
In Giappone, infatti, le indagini ufficiali condotte finora dal governo hanno identificato oltre 1 milione di casi di Hikikomori, che letteralmente significa "stare in disparte, isolarsi", dalle parole hiku "tirare" e komoru "ritirarsi". Con il seguente termine ci si riferisce a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale per confinarsi in quella virtuale.
Per evitare tali situazioni estreme è necessario svolgere corsi di sensibilizzazione ai pre-adolescenti e agli adolescenti, così da proteggere loro e le famiglie da tali disagi sociali.